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“LA STAMPA”: Mondiale al via, in Brasile è festa a metà Scontri a San Paolo: ferite due reporter

Colori, natura, ritmo e calcio: sono stati questi gli ingredienti della cerimonia d’apertura dei Mondiali brasiliani, svoltasi all’Arena Corinthias per il match di apertura tra Brasile e Croazia. Lo spettacolo si è svolto alla presenza del presidente Dilma Roussef. Oltre 660 figuranti, rappresentando i tanti risvolti della storia, della cultura e delle bellezze naturali carioca, si sono avvicendati al ritmo di capoeira, attorno ad una grande sfera fatta di 690mila luci al led, capace di trasformarsi prima nel pallone ufficiale dei Mondiali (lo Jabulani) e poi di aprirsi come un guscio ed ospitare un palco per il gran finale. Conclusione che ha visto l’esibizione del rapper americano Pittbull, che insieme alla bellissima Jennifer Lopez e alla cantante brasiliana Claudia Leitte, ha cantato l’inno ufficiale dei Mondiali, intitolato «We are One». 

 

Ma fuori dallo stadio la situazione resta tesa. La partita inaugurale è stata infatti preceduta da manifestazioni di protesta organizzate a San Paolo, Rio de Janeiro, Salvador e in altre città del colosso sudamericano dalle diverse sigle che compongono la variegata galassia del movimento “No Copa”, che riunisce nella protesta contro le spese per l’organizzazione dei Mondiali studenti, sindacalisti, insegnanti, contadini senza terra, disoccupati, abitanti delle favelas e senzatetto. 

 

Una manifestazione è degenerata in violenti scontri a San Paolo quando alcune decine di black bloc si sono infiltrati in un corteo pacifico del sindacato dei lavoratori della metro ed hanno cominciato a lanciare pietre e bottiglie contro le forze dell’ordine. I reparti anti-sommossa della polizia militare hanno risposto sparando candelotti di gas lacrimogeno, bombe assordanti e proiettili di gomma. Due giornaliste della Cnn, un fotografo argentino dell’Associated press ed il cameraman di una tv locale sono rimasti feriti. Una decina di manifestanti sono stati arrestati. Scontri anche nei pressi dello stadio Itaquerao, che alcune centinaia di manifestanti che innalzavano striscioni con scritto “Senza diritti niente Coppa” e “Fifa terrorista” cercavano di raggiungere a piedi. La polizia militare ha sigillato con un cordone di sicurezza impenetrabile il perimetro attorno allo stadio, preso d’assalto dalle prime ore del mattino da oltre 60 mila tifosi in festa. 

 

 

 

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