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“CORRIERE DELLA SERA”: Brasile, la lunga notte di Cesare Battisti: arrestato e poi rilasciato

Doppia svolta, tra giovedì e venerdì, nel caso di Cesare Battisti. L’ex terrorista è stato arrestato giovedì ne tardo pomeriggio nella cittadina brasiliana di  Embu das Artes, nello stato di San Paolo, e poi trasferito nel carcere della capitale dello stato medesimo. Ma l’arresto, disposto dalle autorità «a compimento di un ordine di detenzione amministrativa per fini di espulsione» (emesso la scorsa settimana da un giudice di Brasilia), è durato poche ore. Poco dopo la mezzanotte di giovedì Battisti era di nuovo libero, rilasciato dopo l’accettazione del ricorso presentato dal suo legale brasiliano.

Ricorso accolto

«Il caso è stato risolto con celerità e giustizia è stata fatta», ha detto il legale di Battisti, che ha anche annunciato un’azione legale contro la giudice federale che aveva decretato l’espulsione del suo assistito: «Non compete ad un giudice di primo grado decidere sulla sua espulsione», ha sostenuto Tamasauskas. Al momento della liberazione con Battisti c’era anche Eduardo Suplicy, segretario municipale dei diritti umani di San Paolo. Battisti ha ricevuto un habeas corpus (il diritto di richiedere a un giudice l’emissione di un ordine, diretto a un’autorità pubblica che ha eseguito un arresto, per rendere ragione della detenzione di quella persona, ndr) da parte del giudice Cândido Ribeiro, presidente del Tribunal Regional Federal (TRF) della Prima regione.

Al momento dell’arresto Battisti era in compagnia della moglie e della figlia: non ha opposto resistenza e non è stato ammanettato. La giudice federale Adverci Rates aveva decretato l’espulsione di Battisti all’inizio di marzo, negandogli il rinnovo del permesso di soggiorno per essere entrato in Brasile con documenti falsi.

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