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Agenda Cultural: Hoje é dia de eventos em Brusque, Santa Catarina, Limoeiro, Ceará, e Brasília

A cantora Mafalda Minozzi, conhecida internacionalmente, se apresentará na cidade de Brusque, Santa Catarina, logo mais às 20 horas, nas dependências do Clube Esportivo Paysandú. A organização foi feita pelo Circolo Italiano de Brusque.

 

Em Brasília o espaço de estudo e gastronomia italianos, Parlando Italiano, realiza o 30o Curso de Baristas de Brasília, onde serão servidos pratos típicos da "Bota".

 

E, em Limoeiro, Ceará, continua o evento "Festival Internazionale della Poesia e Cantastorie", que começou no último dia 24 e irá até o próximo dia 27.

 

Vejam os comunicados oficiais dos eventos

 

Apresentação de Mafalda Minnozzi 

 

O "Circolo Italiano di Brusque" traz à cidade o  – Show "Teatro Paradiso" com Mafalda Minnozzi – trata-se de um Jantar-Show, onde será elaborado um buffet especial pela equipe Vô João Buffet & Eventos agendado para 25 de setembro/2009 às 20hs nas dependências do Clube Esportivo Paysandú – Rua Pedro Werner, 129 – Centro – Brusque/SC ao custo de R$ 45,00 por pessoa – Vagas Limitadas. Esta inquietante/radiante cantora e compositora italiana, nascida em Pávia (norte da Itália) que estará lançando seu DVD "Live in Italia" à partir de 01/09 em todas as lojas do Brasil (conforme anexo DVD Mafalda Minnozzi) estará interpretando as mais belas e célebres canções italianas (L`arcobaleno – O Sole mio – Luna Rossa – Caruso – Felicità – Parole Parole – La Solitudine, dentre outras) em um jantar acolhedor e personalizado. Maiores informações sobre o seu trabalho artístico: ver link: http://mafaldaminnozzi.uol.com.br/home_br.php FUMAGALLI MárcioPres. Circolo Italiano di Brusque/SC – Brasilee-mail: circolo.brusque@uol.com.brFones: (47) 3355-9845 – (47) 9113-2345

 

30º Curso de Barista de Brasília

 

com Antonello Monardo e Sulayne Shiratori 

na PARLANDO ITALIANO – ESCOLA DE GASTRONOMIA DE BRASÍLIA 201 Sul – Bloco B – Loja 9 – Asa sul – Brasília – DF  ·        sexta-feira 25/09/09, das 19:00 as 22:00

·        sábado 26/09/09 das 09:00 as 12:30 e das 14:00 as 17:30

No intervalo serão oferecidos pratos da culinária italiana 

 

Aos participantes será oferecido gratuitamente à assinatura da REVISTA ESPRESSO por um ano vagas limitadas, para informações entrar em contato: (61) 3425.3566 – 8441.9817 – 9971.7349  antonello@monardo.com.br  contato@parlandoitaliano.com.br

 

L’ottava rima a Limoeiro, la principale forma di repentismo italiano

 

La principale forma di cultura di tradizione orale di improvvisazione poetica cantata in lingua italiana è la cosiddetta ottava rima, che è presente in tutta l’Italia centrale e in particolare in quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Toscana e Umbria. La sua struttura ha origini antiche, poiché la strofa o stanza di otto versi endecasillabi, suddivisa in tre distici a rima alternata e un distico finale a rima baciata (AB AB AB CC) è presente nelle fonti letterarie anonime italiane già nel XIV secolo. Utilizzata da Boccaccio e più tardi da Ariosto, Tasso, Marino, e da altri importanti autori della storia letteraria italiana, l’ottava rima è divenuta il metro classico della narrazione in versi.

 

Con sette secoli di tradizione (scritta e orale) alle spalle, la pratica dell’ottava rima ha alimentato l’estro e la fantasia di quelli che sono stati definiti poeti contadini: pastori, agricoltori, carbonai, artigiani, spesso analfabeti, che conoscevano a memoria versi di Ovidio, Dante, Ariosto e dei cicli carolingi, e che si dilettavano ad intonare ottave improvvisate in forma di contrasto, ossia di dialogo e sfida verbale, nelle quali risuonavano echi leggendari ed epico cavallereschi.

 

Nonostante il declino della cultura contadina l’ottava rima sopravvive tenacemente e continua ad essere praticata, prevalentemente per diletto, come dimostra il ricambio generazionale dei poeti a braccio che sono completamente alfabetizzati (in italiano si definisce “a braccio” un discorso pubblico o un componimento poetico completamente estemporaneo).

 

Donato De Acutis ed Enrico Rustici ne sono un esempio interessante. Donato rappresenta la tradizione del Lazio, in particolare della Sabina, l’area settentrionale al confine con l’Abruzzo, ed è “figlio d’arte”, poiché ha seguito le orme del nonno, e suo padre è uno dei più rinomati improvvisatori laziali. Si è appena laureato in sociologia a Roma e suona l’organetto: prevalentemente danze tradizionali come ad esempio la saltarella.

 

Enrico rappresenta la tradizione della Toscana, in particolare della Maremma, l’area meridionale di tradizione agricola e pastorale, ma sta terminando gli studi di medicina a Siena. Oltre ad improvvisare ogni tanto scrive canzoni, in parte ispirate alla tradizione degli stornelli e dei cantastorie, e in parte alla canzone d’autore moderna.

 

I loro contrasti non sono soltanto una disputa tra temi, argomenti, personaggi diversi proposti da chi assiste e partecipa all’evento, come abitualmente avviene sia negli incontri conviviali e spontanei, che nelle feste o gare organizzate da associazioni culturali e comitati, ma anche un confronto tra due modalità regionali diverse. Si dice che nei suoi contenuti l’ottava rima laziale sia tendenzialmente più lirica, mentre quella toscana sia invece più propensa alla satira, e che nella intonazione la prima sia più melodiosa ed eufonica della seconda…   

 

Va comunque ricordato che nella prassi del canto dell’ottava rima della tradizione orale dell’Italia centrale si riconosce una comune matrice melodica, con delle varianti regionali che ciascun poeta personalizza con il proprio timbro ed emissione vocale: le ottave sono intonate a cappella, a metà tra il canto e il declamato, in un ambito melodico ristretto ma caratterizzato da fioriture melismatiche alla fine si ogni verso.

 

Paolo Scarnecchia ha pubblicato numerosi articoli e saggi e realizzato programmi radiofonici e televisivi sulla Musica Popolare Brasiliana nel corso degli anni Ottanta ed ha curato le celebrazioni del centenario della nascita di Heitor Villa Lobos (promosse da Ambasciata del Brasile di Roma, Istituto Italo Latino Americano e Rai Radio3), coordinando e realizzando un ciclo integrato di eventi (concerti, conferenze, trasmissioni radiofoniche e una mostra fotografica).

 

Ha realizzato per la RAI numerosi programmi dedicati alle musiche colte e tradizionali di diversi paesi dell’area mediterranea. È direttore artistico della rassegna internazionale del patrimonio musicale e ambientale del Mediterraneo Vis Musicae. Il parco sonoro tra i due mari. È professore a contratto di Storia della musica (contesto islamico) presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, di Culture musicali del Mediterraneo presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, e responsabile del settore musica di UNIMED – Unione delle Università del Mediterraneo. Scrive su Il Giornale della Musica e la sua più recente pubblicazione è Musica popolare e musica colta – EDM: Enciclopedia del Mediterraneo, Jaca Book.

 

Dal 2000 ad oggi ha curato numerosi incontri internazionali dedicati al repentismo realizzati in Italia, partecipando anche alla progettazione e all’organizzazione di eventi svolti in Francia, Spagna e Portogallo.

 

Attualmente è impegnato nella costituzione di un network internazionale dedicato al patrimonio culturale immateriale e alla poesia improvvisata,  nel quadro di un protocollo siglato da UNIMED e dalla Direcção Regional de Cultura do Alentejo del Ministero della Cultura del  Portogallo.

 

Donato De Acutis nasce a Roma nel 1983 da una famiglia di origine amatriciane (Bacugno e Cittareale) e si appassiona fin da tenera età alle tradizioni della propria terra, l’Alta Sabina, in maniera spontanea e naturale. Dapprima apprende da autodidatta il suono dell’organetto a due bassi, divenendo col tempo un buon conoscitore del repertorio di questo strumento ed un esperto esecutore della “saltarella amatriciana”. Poco più tardi, all’età di 16 anni, si appassiona alla poesia a braccio, iniziato e guidato dal poeta Marco Calabresi, figlio del noto e ormai scomparso improvvisatore “Checco”, che gli darà la sprone per proseguire quella che era una tradizione familiare di poeti a braccio da circa tre generazioni e che Donato aveva assimilato seguendo fin da piccolissimo il padre Pietro nelle serate canore all’osteria. Il suo apprendistato proseguirà in seguito nelle numerose serate poetiche a cui prenderà parte e dove si confronterà con poeti di calibro quali Rinaldo Adriani, Virginio Di Carmine, Bernardino Perilli, Adalberto Fornari, Mauro Chechi e molti altri toscani, laziali ed abruzzesi. Prenderà successivamente e progressivamente parte a tutte le manifestazioni di ottava rima presenti in Italia e dal 2003 avrà modo di portare l’ottava rima anche all’estero e di conoscere e confrontarsi con altri stili di improvvisazione italiani (Sardegna) e di altri paesi: Maiorca, Minorca, Barcellona, Austria, Stati Uniti (Boston), Portogallo, Francia (Nizza).

Donato De Acutis ha collaborato e collabora, attraverso l’arte della poesia a braccio, con artisti di spicco come Enzo Jannacci e Simone Cristicchi; è tuttora parte integrante dell’orchestra popolare di Ambrogio Sparagna e del suo spettacolo “Il Dante Cantato”; nella serata finale del festival di Sanremo del 2005 è tra gli opinionisti in qualità di poeta estemporaneo e si esibisce, insieme ad altri colleghi toscani, nella composizione di un’ottava; nelle due edizioni delle gare poetiche svolte a Retrosi di Amatrice nel 2007 e 2008 si piazza rispettivamente primo e secondo classificato. Da aprile 2007 modera, insieme al suo collega Giampiero Giamogante, un laboratorio di ottava rima presso il Circolo Gianni Bosio, al fine di trasmettere ad altri appassionati l’arte e le tecniche dell’ottava rima. All’oggi la sua attività di poeta estemporaneo e di organettista prosegue nelle principali piazze dedicate a queste arti, ma è nei momenti di convivialità, nelle serenate, nelle osterie e nelle feste createsi spontaneamente che Donato crede di dare, più che nelle esibizioni “ufficiali”, il meglio di sé.

 

Enrico Rustici è nato nel 1984 in Maremma, nel sud della Toscana. Attualmente studia medicina presso l'università di Siena.

Ha iniziato a dedicarsi all'interpretazione del canto popolare toscano verso i 15 anni, dedicandosi all'improvvisazione di versi in rima spaziando dalle forme tradizionali dell'ottava rima al rap. Ha lavorato come autore di testi per il cantautore Mons tra il 2007 ed il 2009 , è autore e compositore di ballate e canzoni di stile tradizionale, collabora con il gruppo "Rivolte Popolari" come cantante e autore di testi, facendo un lavoro di ricerca e rielaborazione del canzoniere tradizionale. Ha partecipato con Donato De Acutis e Paolo Scarnecchia a numerose rassegne di poesia popolare orale in diversi paesi del Mediterraneo.

 

Limoeiro sedia Festival Internacional de Trovadores e Repentistas

 

Um grande encontro de poesia popular nacional e internacional

 

É o que promete o Festival Internacional de Trovadores e Repentistas que chega a sua quinta edição entre os dias 24 e 27 de setembro, em Limoeiro do Norte. Os sons das violas, das cantorias e dos repentes vão entoar a Praça Matriz da cidade conhecida como Princesa do Vale, que recebe pela segunda vez este festival de cultura popular, que tem a parceria da Prefeitura Municipal.

 

O evento vai reunir mais de cinquenta artistas do Ceará, Rio Grande do Norte, Paraíba, Pernambuco e Piauí, entre violeiros, poetas, repentistas, emboladores e aboiadores, além de dois trovadores de Roma, dois de Cuba, que se apresentam em palco aberto aos moradores do Baixo Jaguaribe.

 

Durante os quatro dias, a programação começa de manhã com o "Seminário Vozes de Mestres: a palavra (en)cantada na cultura oral nordestina", onde se reúnem pesquisadores e artistas para discutir a cultura popular no contexto das manifestações orais. À noite, o palco da Praça Matriz recebe atrações locais, nacionais e internacionais. No total, 24 duplas de cantadores se apresentam no período do festival, entre eles Sebastião da Silva (PB), Ivanildo Vila Nova (PE), Zé Viola (PI), Valdir Teles (PE), Moacir Laurentino (PB), Severino Feitosa (PE), Raimundo Caetano (PB), Zé Cardoso (CE), João Paraibano (PB), Silvio Grangeiro (CE) e João Lourenço (PB). Aos brasileiros, juntam-se os trovadores Eulicer Téllez Fernández e Gaspar Esquivel, de Las Tunas (Cuba) e Donato de Acutis e Enrico Rustici, de Roma (Itália).

 

A programação musical contará também com nomes como Luizinho de Irauçuba (CE), Betinho Aguiar (CE), Myrlla Muniz (CE) e a cirandeira Lia de Itamaracá (PE). Mas o palco será também para recital de poesias, aboios e emboladas com Beija Flor (CE) e Vem Vem (CE), Gabriel da Paraíba (PB) e Larissa Macedo (CE).

 

Homenagens

 

Nesta edição, o Festival Internacional de Trovadores e Repentistas homenageia pessoas que deram sua contribuição para a cultura popular como, o deputado Aldo Rebelo, o secretário adjunto da Secretaria de Cultura de Pacatuba, Luiz Emanuel Pereira Monteiro, o repentista paraibano Chico Mota, entre outros. No total, dez personalidades receberão homenagem e serão agraciadas com troféu.

 

Seminário

 

Sob a curadoria da professora doutora Simone Oliveira de Castro, Secretária da Comissão Nacional de Folclore, o V Festival Internacional dos Trovadores e Repentistas realiza o "Seminário Vozes de Mestres: a palavra (en)cantada na cultura oral nordestina" que propõe um debate sobre a importância da oralidade, da palavra oral na cultura nordestina, através das vozes dos diferentes mestres e suas linguagens, seja na cantoria, na embolada, na poesia matuta, ou no cordel, expressão dessa oralidade no impresso.

 

O seminário vai reunir em mesas redondas tanto pesquisadores quanto os criadores dessas artes/linguagens. Pesquisadores como o professor Dr. Luiz Tadeu Feitosa (CE), a Profa. Dra. Maria Ignez Ayala (PB), a Prof. Dra. Francisca Pereira dos Santos – Fanka (CE), Prof. Nenen Patriota (PE), o prof. Paolo Scarnecchia (Itália), e artistas, como o embolador Beija Flor, o poeta cordelista Rouxinol do Rinaré (CE) e o poeta Geraldo Gonçalves, sobrinho de Patativa do Assaré, vão contar suas experiências, seja na área acadêmica, seja na artística.

 

"Propus os temas, mas os participantes trarão o saber da experiência expressa nas diferentes formas de conhecimento que encontramos na academia e na vivência cotidiana do artista/criador", completa a professora doutora Simone de Castro.

 

Histórico do Festival

 

Segundo o idealizador do evento, o cineasta Rosemberg Cariry, o Festival Internacional de Trovadores e Repentistas defende a "diversidade e a reciprocidade" e propõe o verdadeiro e benéfico significado da palavra universalização: o eterno reencontro dos homens e suas aldeias com as suas raízes universais. A cantoria, segundo Cariry influi em diversos gêneros da poética popular do Nordeste, que tem em comum a herança multissecular dos cantadores, elementos determinantes na preservação das tradições culturais de todos os povos do mundo. Tal estilo poético influenciou de forma determinante o lirismo difundido pelos portugueses ao chegarem ao país no século XVI.

 

Lançado em 2005, o festival teve as duas primeiras edições simultaneamente em Quixadá e Quixeramobim. Em 2007 seguiu para Senador Pompeu e Farias Brito e, desde 2008, leva aos moradores da região do Baixo Jaguaribe a riqueza destas artes populares, contribuindo para a valorização, fortalecimento e preservação das culturas populares regionais tradicionais.

 

Sob a coordenação do cantador repentista Geraldo Amancio, a quinta edição do Festival Internacional de Trovadores e Repentistas é uma realização do Instituto Internacional de Artes e Cantorias (Intercanto), com patrocínio do Banco do Nordeste e Oi, apoio institucional da Prefeitura Municipal de Limoeiro do Norte e Ministério da Cultura, via Lei Rouanet, e Academia Limoeirense de Letras e apoio cultural do Oi Futuro.

 

Saiba Mais

 

O cantador de viola pode ser chamado de repentista e também de violeiro, pois ele improvisa, faz repente ao som da viola. O debate ferrenho que sempre acontece entre dois repentistas se chama Desafio. O embolador também pode fazer repente só que é uma rítmica bem diferente, pois utiliza o pandeiro e nem sempre improvisa. Os aboiadores usam apenas a voz para aboiar. O aboio, usualmente, era uma espécie de cantiga de trabalho que o vaqueiro aboiador utilizava para conduzir e acalmar o gado. A trova é uma estrofe composta de quatro versos.

 

MAIS INFORMAÇÕES

 

V Festival Internacional de Trovadores e Repentistas – De 24 a 27 de Setembro – Praça da Matriz de Limoeiro do Norte

 

Informações:               (88)3423-1965         (88)3423-1965                (88)3423-1965         (88)3423-1965

 

PROGRAMAÇÃO

 

24/09/2009 Quinta – feira

SEMINÁRIO: Vozes de Mestres: a palavra (em)cantada na cultura oral nordestina

Horário: 09:00h às 12:00h

Local: FAFIDAM AV. Dom Aureliano Matos, 2058

 

MESA 1: Patativa do Assaré: da cantoria ao cordel uma vida em poesia

Mediador: Profa. Dra. Simone Oliveira de Castro (Fortaleza – CE)Palestrante: Jesus Leite (Assaré – CE)

Palestrante: Prof. Dr. Tadeu Feitosa confirmado (Fortaleza – CE)

Palestrante: BC Neto (Fortaleza – CE)

 

PROGRAMAÇÃO MUSICAL

 

Local: Praça da Matriz

 

ATRAÇÃO REGIONAL

20:00h – Boi da Faceira (30 min) (Limoeiro do Norte – CE)

20:30h – Abertura com autoridades

20:45H – HOMENAGEADOS DA NOITE:

João Soares (Quixadá – CE) 

Zé Mendes (Limoeiro do Norte – CE)

 

21:00h – FESTIVAL DE VIOLAS

Dupla de Limoeiro de Norte

Guilherme Calixto (CE) e Valdir de Lima (CE)

João de Oliveira (CE) e Sebastião Gomes (CE)

 

21:45h – RECITAL DE POESIAS, ABOIOS E EMBOLADAS

Beija Flor (CE) e Vem Vem (CE) Russas

 

22:00h – FESTIVAL DE VIOLAS

J. Gomes (CE) e Geraldo Brito (PB) 

Miro Pereira (RN) e Ismael Pereira (RN)

Zé Cardoso (RN) e Moacir Laurentino (PB)

 

22:45h – ATRAÇÃO INTERNACIONAL

Trovadores Donato de Acutis (Lazio) e Enrico Rustici (Toscana)

 

23:15h – ATRAÇÃO

Forró Cacimba de Aluá (CE) Fortaleza

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