Notícias

Idealizador do grupo “Gli otto violoncelli di Torino” envia carta à Rádio Italiana

O idealizador do grupo "Gli otto violoncelli di Torino", Fabrice de Donatis, enviou carta à Rádio Italiana, intitulada "Un sogno realizzato: La prima turnee de Gli 8 violoncelli di Torino", comentando sobre a participação do grupo na turnê de duas semanas no Brasil, a primeira em São Paulo e a segunda no Rio de Janeiro.

 

E comenta também sobre a importante parceria firmada entre a Regione Piemonte, o Istituto Italiano di Cultura de São Paulo e do Rio de Janeiro, e a Associazione Piemontesi nel Mondo di São Paulo.

 

Além dele sua esposa, Giuliana Cicuto, organizadora do octeto enviou outra carta onde retratou a receptividade a eles concedida e a qualidade da interação entre o público e músicos.

 

As apresentações foram muito aplaudidas pelo público, e, com isso, tratativas para o retorno em 2010 para uma turnê maior e envolvendo mais cidades foram já iniciadas.

 

Vejam a carta de Fabrice de Donatis

 

UN SOGNO REALIZZATO: LA PRIMA TOURNEE DE “GLI 8 VIOLONCELLI DI TORINO”  

 

Tutto ha inizio il 7 Agosto 2009 quando con un volo (leggermente perturbato) “Gli 8 violoncelli di Torino” partono dall’aeroporto di Caselle, passando per Parigi, destinazione Sao Paulo, in Brasile!

 

I mesi precedenti, circa 20, sono stati un lungo, intenso e faticoso lavoro di mail, lettere, telefonate, consolati, ma ne sono valsi davvero la pena!

 

L’accoglienza è stata a dir poco splendida; il calore italiano mescolato alla vivacità brasiliana ci hanno dato il benvenuto in una città immensa, caotica e quel giorno, l’8 Agosto 2009, anche un po’ uggiosa … tanto per ricordarci che in Brasile era inverno!

 

L’ Istituto di Cultura Italiano e l’ Associazione Piemontesi nel Mondo di Sao Paulo sono stati davvero gentili ed efficienti con noi, accompagnandoci nella nostra settimana paulista.

 

L’ organizzazione dei concerti è stata impeccabile, tutte le persone che componevano lo staff dei teatri e delle sale da concerto ci hanno seguiti e riempiti di attenzioni come poche volte ci capita.

 

Al primo concerto, il 9 Agosto all’Auditorio Ibirapuera, eravamo un po’ tesi, non conoscevamo il pubblico brasiliano e le sue abitudini, ma fin da subito abbiamo percepito un calore ed un interesse che in qualche modo ci ha fatto sentire a casa.

 

Sembrava di suonare in quel luogo da molto tempo. Lo stesso calore lo abbiamo sentito nei seguenti due concerti, il 13 Agosto nella sala Arthur Rubinstein e il 15 Agosto al Memorial da America Latina nell’ Auditorio Simon Bolivar. In tutti i concerti abbiamo avuto molto successo e questo, oltre a riempirci di gioia ci ha ripagato di un lungo lavoro di prove in cui abbiamo scelto accuratamente dei programmi che unissero la musica italiana a quella brasiliana, come ad esempio il “Nabucco” di G. Verdi e la “Bachianas Brasileiras” n°1 di H. Villa-Lobos.

 

Molto graditi sono stati i complimenti da parte del Console Italiano Dott. Marco Marsilli, del Direttore dell’ Istituto Italiano di Cultura Dott. Attilio De Gasperis e del nostro caro amico Giovanni Manassero dell’Associazione Piemontesi nel Mondo. Parlando e confrontandoci con loro abbiamo avuto conferma che la nostra compagine può accattivare il grande pubblico alla musica classica rendendo una serata a concerto un evento diverso, stimolante ed eccitante creando un ponte fra repertorio classico, cinema e Sud America.

 

Tra una prova e l’ altra eseguite negli Hotel in cui alloggiavamo, un curioso, caldo ed inaspettato sole ci invitava a girare la città. Abbiamo visto solo alcune zone di questa immensa metropoli, molto diverse tra loro e ci hanno dato l’ impressione di una città affascinante, multietnica e che dà l’ impressione di non fermarsi mai.

 

Il 16 Agosto siamo partiti per Rio de Janeiro, seconda parte della nostra tournèe.

 

Il viaggio in pullman ci ha permesso di vedere uno splendido e colorato paesaggio.

 

A Rio è stato diverso e altrettanto bello.

 

Essendo ospiti di un Festival Internazionale come il “Rio Cello Encounter”, abbiamo conosciuto e suonato insieme ad altri violoncellisti provenienti da tutto il mondo, a dei noti jazzisti, oltre ad eseguire i nostri tre concerti in sale e luoghi prestigiosi come: la Golden Room del Copacabana Palace (il 17 Agosto), l’ Igreja de Candelaria (il 23 Agosto) e la Sala Cecilia Meireles (il 24 Agosto).

 

Anche a Rio il pubblico è stato meraviglioso, chiedendoci autografi, fotografie e seguendoci in più concerti.

Rio è davvero una bellissima città, a partire dalla sua splendida geografia per arrivare all’ accoglienza carioca passando attraverso splendide spiagge e panorami mozzafiato.

 

Anche qui l’ Istituto di Cultura Italiano nella persona del Dott. Rubens Piovano, il Fondatore del Rio Cello Encounter David Chew e il Direttore del Festival André Oliveira ci hanno accolto con calore e simpatia.

 

Un grazie di cuore e … arrivederci Brasile, sono sicuro che ci rivedremo presto 

Fabrice De Donatis

 

Vejam a carta de Giulianna Cicuto

 

ACCOMPAGNANDO  « GLI 8 VIOLONCELLI DI TORINO » IN TOURNEE 

Eccoci qua di ritorno da uno splendido viaggio nel tentativo di mettere nero su bianco le tante emozioni che ci hanno accompagnato.

 

Sono Giuliana, la moglie di Fabrice, fondatore de « Gli 8 violoncelli di Torino ». La redazione di Radio Italiana mi ha chiesto di raccontare un dietro le quinte « particolare » della tournée che il gruppo ha svolto in Brasile dal 7 al 26 agosto 2009 toccando le città di Sao Paulo e Rio de Janeiro. Cercherò di essere all’altezza come lo sono stati i musicisti nei loro concerti … difficile … loro sono stati davvero bravi … e non lo dico come commento di parte, ma riportando ciò che il pubblico ha espresso!

 

Ogni concerto è stato organizzato in modo puntuale ed efficace e l’uditorio è stato trascinato all’entusiasmo e alla gioia da un continuo gioco delle parti, dove i caratteri di ognuno si sono alternati e completati, passando di volta in volta dallo sfondo al fronte della scena.

 

Le esecuzioni non sono state una tradizione di classici paludati, ma una vera festa degli occhi e dello spirito, un ritmo frenetico, un invito alla danza a cui a stento il pubblico ha resistito.

 

Devo dire che “Gli 8 celli” hanno saputo valorizzare a pieno l’estensione tecnica ed espressiva del violoncello affidando allo strumento idee musicali variopinte, ritmi non troppo veloci, melodie nobili e sostenute, suoni gravi che fanno da trampolino di lancio per i più acuti.

 

Fin dal primo momento i brasiliani, gli italiani, immigrati e non, hanno espresso un calore, un entusiasmo e un legame con i musicisti fuori dal comune.

 

Chissà … forse il Brasile e l’Italia sono più legati di quanto possiamo immaginare …

 

Per me è stato un momento particolare; tornavo in questo paese dopo 29 anni di assenza e dopo averci passato 6 anni della mia infanzia.

 

I primi ricordi, sempre mantenuti nel cuore e nella mente, sono affiorati attraverso la vista, l’olfatto e il gusto.

 

Sao Paulo si è presentata come una città immensa (devo ammettere che ti senti un po’ un puntino in mezzo al mondo); decisamente caotica, tutti sembrano rincorrere il tempo che sfugge; multietnica e quindi, da questo punto di vista, variegata nell’espressività umana; i bambini con i loro sguardi, la loro vivacità, la loro curiosità sono stati l’espressione più tenera del viaggio … veniva voglia di stare per delle ore con loro e condividere sogni e speranze di cambiamento, di crescita. Nella masterclass che “Gli 8 celli” hanno tenuto con alcuni allievi della scuola musicale dell’Auditorio Ibirapuera si sono notati alcuni talenti … magari ci fosse la possibilità di insegnare in modo più continuativo, probabilmente un nuovo Antonio Menezes è alle porte!

 

Rio de Janeiro si è invece presentata nel miglior modo possibile: sole, spiagge, panorami, colori. I carioca ci hanno restituito un po’ di tranquillità e Copacabana e Ipanema sono risultati spazi ideali dove sorseggiare tutti i tipi di succhi di frutta che il Brasile può regalare …

 

Per quanto riguarda la tavola, in entrambe le città, abbiamo potuto fare rifornimento di energia con churrasco, feijoada , farofa , Pao de Queijo, salgadinhos e coxinha , il tutto sorseggiando delle ottime caipirinha.

 

Le temperature invernali decisamente miti del Brasile (siamo passati dai 30° ai 12° gradi) e alcuni “giorni di libertà” dei musicisti hanno fatto sì che potessimo girare e visitare: le migliaia di foto scaricate sui nostri computer ne sono testimonianza …

 

Non possiamo però tralasciare che anche la musica brasiliana ci ha accompagnati in questo viaggio: Bar Brahma e la scuola di samba Vai-Vai di Sao Paulo, il Rio Scenarium e O Democratico a Rio, i complessi musicali che suonavano per strada hanno fatto partire la componente ritmica e ballerina che c’è in ognuno di noi … e senza vergogna abbiamo occupato le piste da ballo brasiliane. Ovviamente, per non dimenticare nulla delle sonorità brasiliane in Italia sono arrivati: berimbau, apitos, cuica, surdo di varie misure (alcuni non entravano neanche in ascensore e quindi vai di scale a piedi! Daniele sa di cosa parlo …), agogo, pandeiro, cabala … chi più ne ha più ne metta!

 “Gli 8 violoncelli di Torino” sono stati invitati a tornare di nuovo, probabilmente con la possibilità di suonare anche in altre città del Brasile; sinceramente tutti loro in primis e anche noi accompagnatori non vediamo l’ora che tutto ciò si realizzi!

Ci portiamo a casa da questo viaggio molte emozioni, alcune condivise da tutti, altre più intime e personali, ma sicuramente positive! Calore umano, entusiasmo, interesse, curiosità, energia, sole, profumi, luci, suoni, panorami, sono solo alcuni elementi che hanno caratterizzato la tournée …

 Che dire Brasile abbiamo saudade … Grazie ancora a tutti di cuore …

 

Un abbraccio e speriamo di rivederci presto! 

Giuliana Cicuto

Mostrar mais

Artigos relacionados

Fechar

Adblock detectado

Por favor, considere apoiar-nos, desativando o seu bloqueador de anúncios