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Coronavirus, un morto in Lombardia e uno in Veneto. I contagiati salgono a 51

Trentanove casi in Lombardia e dodici in Veneto. Due medici contagiati nel Pavese

Un 78enne a Padova e una 77enne residente in Lombardia: sono le prime due vittime italiane del coronavirus. La donna era collegata ai contagiati di Codogno, ma non rientrava tra i primi 15 contagiati di ieri ma tra quelli successivi: il risultato dei test a cui era stata sottoposta è arrivato dopo il suo decesso.

Salgono a 39 i casi in Lombardia, di cui 35 nell’area di Codogno, uno a Cremona, uno a Pizzighettone (provincia di Cremona) e due a Pavia (si tratta della coppia trasportata al San Matteo, lei pediatra e lui medico di base, sposati). Il caso di Cremona, è stato spiegato nel corso della conferenza stampa nella sede di Regione Lombardia, è quello di una ragazza del 1982 che ha contratto il Coronavirus perché amica di un operatore sanitario dell’ospedale di Lodi – dove il focolaio è scoppiato – e lei, a sua volta, ha contagiato il paziente di Pizzighettone, che da stamattina è uno dei nuovi contagiati dal Covid_19. «Le ultime infezioni che si sono verificate – ha chiarito nel corso della conferenza stampa il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – sono tutte riferibili all’origine del territorio in cui c’è stato il primo contagio, cioè il territorio di Codogno e del basso lodigiano». Per l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, «per questo motivo si può parlare di un focolaio in Lombardia: possiamo dirlo in maniera certa, perché tutte le situazioni di positività che stiamo riscontrando in queste ore hanno avuto contatti il 18-19 febbraio o con il pronto soccorso di Codogno o con l’ospedale».

Per quanto riguarda gli infettati lombardi, dalla Regione hanno specificato che la signora di 77 anni della cui morte si è avuta notizia questa mattina, era in realtà morta il 20 febbraio a casa sua: «La donna – ha chiarito Gallera – soffriva di altre patologie. A questa persona, in post mortem, per scrupolo, è stato fatto un tampone che è risultato positivo. Per cui – ha specificato l’assessore – ad oggi non possiamo dire se è morta per Coronavirus o per altro. È un dato di fatto».

Un paio di ore prima della conferenza stampa in Regione Lombardia, il presidente Fontana, con l’assessore Gallera e i tecnici, si era riunito in videoconferenza con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e tutti gli altri presidenti di regione per decidere le misure di contenimento per il virus e di sicurezza per la popolazione. «Abbiamo fatto al Governo delle proposte e nelle prossime ore ci diranno cosa hanno deciso», ha spiegato Fontana, che ha ricordato che al momento «sono al vaglio del Governo anche le strutture militare scelte per accogliere le persone in isolamento». Si tratta di un centro a Piacenza e dell’ospedale militare della caserma di Baggio a Milano.

Tutti i contagiati lombardi sono al momento ricoverati in più strutture regionali: al San Matteo di Pavia, dove è stato trasportato in condizioni gravi il 38 enne “paziente uno” del contagio e i due medici di Pieve Porto Morone; all’ospedale Sacco di Milano, dove ci sono attualmente la moglie del 38 enne (che non ha ancora partorito) e l’amico podista, terzo contagiato dal 38 enne e il “paziente zero”, cioè il manager rientrato dalla Cina che è negativo al Covid19. Altri contagiati sono all’ospedale di Codogno, al Sant’Anna di Como e a Cremona.

Infine, in Veneto i contagi salgono a 12, compresi della prima vittima italiana da Coronavirus, il 78 enne Adriano Trevisan, deceduto ieri sera.

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