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Elezioni in Sardegna, a Cagliari vince il centrodestra. A Sassari si va al ballottaggio

Il candidato della Lega trionfa al primo turno ad Alghero

La Lega ha anche in Sardegna il suo primo sindaco della storia. Ma non è quello di Cagliari. Governerà un piccolo paese del Sassarese che si chiama Illorai, dove è arrivata l’ondata di consenso creata dal partito del ministro dell’Interno. Pure nel capoluogo sardo, comunque, il Carroccio può dire di aver trionfato, perché il neo primo cittadino è alla guida di una coalizione sostenuta proprio dai leghisti. Paolo Truzzu, che succede a Massimo Zedda e strappa il Comune al centrosinistra dopo quasi otto anni, è esponente di Fratelli d’Italia ma sul suo nome c’è stata anche la convergenza della Lega, oltre a quella di Forza Italia.

Le amministrative della Sardegna (che fanno registrare un ulteriore calo di affluenza) erano considerate un test sì piccolo ma significativo per tutti i partiti che da Roma attendevano di capire se dall’isola potesse arrivare, per esempio, quella rivincita che il Pd di Zingaretti sta provando a inseguire. Ma il risultato dice che per i Dem c’è ancora molto lavoro da fare. Perché su tre test di una certa importanza, quelli di Cagliari, Sassari e Alghero, a ottenere il risultato migliore è ancora per il centrodestra a trazione salviniana. Il centrosinistra regge l’urto solo a Sassari, ma deve affrontare il secondo turno e sfidare un altro uomo di destra, anche se non sostenuto dai partiti. In questo caso l’uomo scelto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia era un altro e si è fermato al terzo posto. Il Carroccio spinge prepotentemente anche su Alghero, dove trascina in municipio un esponente del Partito sardo d’Azione, lo stesso del governatore Christian Solinas, guarda caso sponsorizzato con convinzione da Matteo Salvini.

Sotto osservazione c’era anche il nuovo test di resistenza del Movimento 5 Stelle. E il risultato mostra i segni di un altro crollo. In una delle regioni che si erano colorate di un giallo più intenso dopo le elezioni politiche del 2018 la fiducia verso i grillini è precipitata e questa sembra essere la terza prova: prima quella delle regionali, poi quella delle elezioni europee e ora la scelta dei sindaci delle principali città. A Cagliari, in realtà, il vessillo del M5S mancava sulla scheda elettorale ma nelle altre due città i candidati scelti dai grillini sono arrivati giusto al 14 per cento.

In Sardegna il centrosinistra scendeva in campo da una posizione di difesa, se non altro perché i tre centri più grandi coinvolti in questa tornata elettorale erano tutti governati da una coalizione supportata da Pd e alleati. Zingaretti credeva nel riscatto, ma l’unica speranza rimasta è quella di una vittoria al secondo turno a Sassari, dove il magistrato Mariano Brianda dovrà vedersela con l’ex sindaco (ex Pdl) Nanni Campus. A Cagliari, Francesca Ghirra si ferma al 47 per cento, non riuscendo a portare avanti la missione dell’ex sindaco Massimo Zedda di cui era stata assessore. L’unica consolazione per i democratici è quella di essere il primo partito del capoluogo sardo, seguito da Fratelli d’Italia, ovviamente spinto in avanti dal neo primo cittadino Paolo Truzzu.

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