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CORRIERE DELLA SERA: Perquisizione all’alba in casa Lula. L’ex presidente prelevato dalla polizia

La Mani Pulite brasiliana arriva al cuore del potere e abbatte un mito. L’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva è stato prelevato all’alba dalla sua abitazione e portato nella sede della polizia per una deposizione. Non è un arresto, ma una misura coercitiva per obbligarlo a rispondere alle domande dei magistrati. Misure analoghe sono state applicate nei confronti della moglie, l’ex first lady Marisa, e due figli della coppia. I giudici di Curitiba — dai quali è partita oltre un anno fa la cosiddetta operazione Lava Jato — vogliono vederci chiaro su due immobili riconducibili a Lula e famiglia. Una casa di campagna ad Atibaia, non lontana da San Paolo, e un appartamento vista mare sul litorale atlantico.

 

In entrambi gli immobili, secondo le accuse, Lula avrebbe avuto trattamenti di favore, nell’acquisto e nella ristrutturazione, dalle società di costruzione implicate nello scandalo Petrobras ( «Ci sono elementi di prova che l’ex presidente Lula abbia ricevuto denaro proveniente dallo schema interno a Petrobras», dicono gli inquirenti). I fatti sarebbero avvenuti mentre Lula era ancora presidente, nel 2009 e anche dopo. Si sospetta insomma che attraverso i «lavori» nei due immobili, Lula abbia di fatto ricevuto tangenti. Lula nega la proprietà delle due case e si proclama innocente e «pulito»

 

Quella di campagna è intestato ad amici del figli (ma la polizia ha dimostrato che Lula ci è andato più di cento volte) mentre l’acquisto dell’appartamento al mare, spiega la famiglia dell’ex leader, è saltato al momento di firmare il rogito. I pm hanno affermato inoltre che stanno indagando sui versamenti milionari ad una società personale di Lula (aperta dopo la presidenza per fatturare i compensi delle sue conferenze) e all’istituto che porta il suo nome. È quanto meno strano, dicono i giudici, che le cinque maggiori imprese indagate nell’operazione Lava Jato abbiano versato oltre la metà dei compensi all’ex presidente per le sue consulenze professionali, e finanzino gran parte del’Istituto Lula, con 20 milioni di reais (circa 5 milioni di euro). Resta da dimostrare ovviamente che questi versamenti siano tangenti camuffate da compensi o donazioni spontanee. Lula ha sempre opposto resistenza alle richieste dei magistrati di interrogarlo, da cui la spettacolare operazione coercitiva. Non ci sarebbero al momento mandati di prigione. Le auto della polizia sono arrivate attorno alle 6 del mattino sotto al palazzo di São Bernardo do Campo, periferia di San Paolo, dove l’ex presidente vive con la moglie. Quattro automobili sono entrate nel palazzo mentre una decina di agenti sono rimasti nella portineria. Poi Lula è stato caricato su un auto e portato nella sede della Polizia Federale. Tra gli indagati di questa fase dell’operazione Lava Jato, oltre a Lula, la moglie, i figli e una nuora, ci sono una quindicina di personaggi e società che gravitano attorno all’ex presidente, tra cui alcuni degli amici più fraterni della famiglia. 

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