La situazione in Brasile sembra precipitare. E' da giorni che nel Paese si susseguono proteste, anche violente, da parte di cittadini infuriati per il rincaro dei trasporti, per la corruzione e le spese folli del calcio.
Sabato scorso è iniziata la Confederation Cup, ma a destare le ire della gente sono anche gli innumerevoli sfratti eseguiti dal governo per far posto alle mega strutture per il Mondiale 2014 e per le Olimpiadi nel 2016.
Sembra che ieri 300 mila persone abbiano invaso le vie di Rio de Janeiro al grido "usciamo da Facebook", mentre a Ribeirao Preto, a 330 km da San Paolo, c'è stata la prima vittima delle proteste. Si tratta di un uomo investito da un'auto durante una manifestazione.
A nulla è servito lo stop all'aumento del prezzo dei biglietti di bus e metropolitana nelle principali città.