Palazzo Medici Riccardi (1445-1460)
Il progetto era stato inizialmente commissionato da Cosimo il Vecchio a Brunelleschi il quale avrebbe voluto collocare l’edificio in asse con la chiesa di S. Lorenzo, ma il patriarca dei Medici non voleva che il palazzo potesse scatenare le invidie dei suoi concittadini per la sua magnificenza, preferì non esporsi troppo così commissionò il progetto a Michelozzo.
Michelozzo collocò il palazzo disassato rispetto S. Lorenzo. L’edificio è cubico e inizialmente aveva solo tre campate. A piano terra è in bugnato rustico, al primo piano è in blocchi rettangolari di pietra sagomata con giunti ampi, mentre al piano secondo i blocchi sono uniti da giunti di malta molto sottili, questo conferisce alla costruzione gradualità e leggerezza dovute anche dalla diminuzione di altezza del secondo piano rispetto al primo.
Tutto l’edificio termina in un cornicione a ovuli e dardi, sono presenti madiglioni ovvero delle mensole sporgenti. Lungo il piano terra corre una panca sulla quale ci si può sedere.
L’angolo del palazzo era affiancato da due aperture a formare una loggia, ora tamponate.
Le finestre sono delle bifore sormontate da una ghiera: conci posti in senso radiale sopra l’arco.
Il vestibolo è coperto da una volta a botte e immette in un cortile porticato, in asse col cortile c’era l’hortus ovvero un giardino cintato da mura che ricorda lo schema della domus romana. La profondità del porticato del cortile non è costante ma aumenta verso la connessione con l’hortus.
L’interno del cortile assomiglia molto allo Spedale degli Innocenti di Brunelleschi realizzato sempre a Firenze.
Palazzo Medici, detto anche palazzo Medici Riccardi per la famiglia che lo comprò e lo espanse verso la fine del 1600, si trova attualmente in via Cavour 3 A Firenze ed è la sede del Consiglio Provinciale.
Palazzo Rucellai (1446-1452)
Palazzo Rucellai venne costruito da Bernardo Rossellino sotto progetto di Leon Battista Alberti. Si tratta di un assemblaggio di diverse case dei Rucellai. Rossellino unificò le fabbriche e realizzò un piccolo cortile con un portico.
Questi lavori terminarono nel 1452, in seguito Leon Battista Alberti pensò alla facciata. Il paramento murario è sottile e senza sporgenze sulla strada, come richiedeva il regolamento edilizio della città. Palazzo Rucellai ha elementi innovativi che però non hanno avuto seguito a Firenze poiché si seguì lo schema di Palazzo Medici di Michelozzo.
Originariamente la fabbrica aveva cinque campate, poi vengono costruite ulteriori due campate a destra.
In Palazzo Rucellai c’è la sovrapposizione degli ordini architettonici, ovvero ad ogni livello c’è un ordine architettonico diverso. Attorno al Palazzo corre una panca con schienale, citazione dell’antico romano.
Tutto l’edificio è in conci di bugnato regolare, le paraste e il bugnato sono lisci.
Al piano terreno l’ordine è tuscanico: piedistallo-base della parasta e capitello tuscanico, sopra il capitello c’è l’architrave a tre fasce (caratteristico dell’ordine corinzio), il fregio continuo con motivi ornamentali sulla famiglia Rucellai e infine la cornice.
Al secondo piano il capitello è di tipo ionico ma alla moderna perché ha molti caratteri corinzi (ordine composito). E’ stato ripreso nel Mausoleo di Adriano a Roma (Castel Sant’ Angelo). Questo capitello presenta un echino nella parte inferiore e delle volute sostenute da foglie d’acanto.
Al terzo piano i capitelli sono corinzi, sostengono l’architrave a fasce di cui l’ultima è occupata da mensole oltre le quali si trova la cornice. Anche nel Colosseo a Roma l’architrave è occupato da mensole mentre queste si dovrebbero trovare nella parte bassa della cornice, nel caso di palazzo Rucellai invece le mensole vengono abbassate per comprimere tutta la trabeazione e renderla solida.
Sopra la cornice del terzo livello c’è un piano arretrato: è un loggiato con colonnine trabeate.
Le finestre del Palazzo sono tutte uguali ma non lo sono gli archi che le sormontano poiché le campate dell’edificio sono di ampiezza diversa. Le colonnine libere al centro delle finestre sostengono degli architravi sui quali poggiano i piccoli archi delle bifore.
Il portale è sovrastato da un architrave a fasce che va a battere sulle paraste laterali, un chiaro riferimento al Pantheon di Roma.
Solo la facciata ha il paramento murario, i latio dell’edificio sono solo intonacati infatti il rivestimento finisce appena girato l’angolo del Palazzo.
Palazzo Rucellai si trova a Firenze in via della Vigna Nuova 18.
Palazzo Pitti (1455-1472)
Palazzo Pitti si trova nel quartiere di Oltrarno a Firenze, nella parte inferiore della collina di Boboli. I lavori iniziarono nel 1455, dopo la morte di Filippo Brunelleschi e venero diretti da Luca Fancelli, allievo e collaboratore di Brunelleschi, il quale si ritiene sia l’ideatore del primo blocco originario del palazzo. Il nucleo originale è un cubo con 7 campate e tre piani fuori terra, forse in origine al piano terra c’era un porticato mentre la loggia al primo piano non è certo che appartenga al nucleo originario. Nuova fu la presenza di una piazza antistante l'edificio, la prima costruita davanti un palazzo privato a Firenze, che permetteva una visuale frontale e centrata dal basso, secondo il punto di vista privilegiato definito da Leon Battista Alberti nel De re aedificatoria.
L’edificio venne realizzato per Luca Pitti, rivale della famiglia Medici, il quale desiderava una residenza più sfarzosa di quella appena eretta da Michelozzo per Cosimo il Vecchio . I lavori però si interruppero nel 1472 con la morte di Luca Pitti. I Pitti risedettero nel palazzo fino al 1550, quando per motivi finanziari furono costretti a vendere l’edificio a Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I de Medici.
Eleonora di Toledo acquista anche i terreni retrostanti il palazzo e fa costruire da Bartolomeo Ammannati un imponente giardino a più piani in stile manierista. La fabbrica cresca con due ali verso il giardino, la vista posteriore del palazzo (dal parco), lo fa apparire come una villa di campagna e la fabbrica sembra avere solo due piani fuori terra, poiché il primo terrazzamento del giardino copra la vista del piano terra.
Il palazzo presenta bugne rustiche al piano terra e bugne ingentilite al primo e al secondo piano, l’edificio fa riferimento ai modelli antichi: le mura che circondano il foro di Augusto per il paramento murario e il Colosseo per i pilastri con archi a tutto sesto.
Dal 1616 fu lanciato un concorso per ampliare la parte del palazzo sulla piazza, vinto da Giulio Parigi nipote dell'Ammannati, che condusse i lavori di allungamento del corpo della facciata, terminati da Alfonso Parigi, suo figlio, nel 1631. Nel Settecento Giuseppe Ruggeri aggiunse le due ali laterali che abbracciano la piazza. Nel 1696 Cosimo III fece aggiungere sulla facciata la Fonte del Leone, ornata dalla corona granducale medicea.