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“CORRIERE DELLA SERA”: Macerata, madre e figlio di 8 anni trovati uccisi a colpi di fucile

Una donna e il figlio di sei anni sono stati trovati uccisi a colpi di arma di fuoco in un capannone industriale a Sambucheto di Recanati in provincia di Macerata. Non è ancora chiaro il contesto in cui sarebbe avvenuta la morte della donna e del figlioletto. Sembra peraltro che lei in passato avesse presentato una denuncia per stalking e che la sua auto fosse stata data alle fiamme. Sul luogo, polizia, carabinieri e 118.

 

Diversi testimoni hanno sentito gli spari arrivare da un appartamento che si trova sopra il capannone. Dentro l’alloggio sarebbero stati trovati i cadaveri. Al momento gli inquirenti tengono aperte tutte le ipotesi, compresa quella di un omicidio suicidio messo in atto dalla donna. La zona è attualmente presidiata dai carabinieri e dalle ambulanze del 118. Pare che l’arma usata sia comunque un fucile. A scoprire i corpi, nell’appartamento in affitto al piano superiore dello stabilimento in via Mariano Guzzini 31, è stato il padre della donna, che ha lanciato l’allarme. Sembra che la trentaduenne stesse attraversando una fase difficile, dal punto di vista psicologico ed economico, dopo la separazione dal compagno, padre del bambino. Sul luogo è arrivato il sostituto procuratore di Macerata Enrico Rastrelli, si attende il medico legale. Procedono i carabinieri.

 

La donna trovata morta si chiamava Laura Paoletti, aveva 33 anni ed era laureata in economia. Da pochi mesi si era separata dal compagno, un ex consigliere comunale di Recanati e da allora per lei era cominciato un periodo molto travagliato anche dal punto di vista psicologico. Laura era impiegata in un’azienda della zona. Sembra che ultimamente stesse attraversando anche difficoltà economiche al punto che il padre la stava sostenendo non solo a causa del difficile momento della fine del suo rapporto affettivo. Anche alla luce di questo quadro prende ulteriore corpo l’ipotesi che la donna abbia prima ucciso il figlio e poi abbia rivolto l’arma contro di sé.

 

In serata è stato interrogato dai carabinieri l’ex compagno della donna, Lorenzo Lucaroni. E’ lui il padre del bambino e proprio la cura del figlio sarebbe stata alla base dei contrasti tra l’uomo e la dona. Ultimamente però entrambi avevano raggiunto un accordo in base al quale il padre avrebbe visto il bambino due pomeriggi a settimana. Proprio oggi , sabato, Lorenzo avrebbe dovuto passare a prendere il figlio alle 16. Il luogo dove è avvenuta la tragedia è la cartotecnica Ideal box, di proprietà del padre di Laura e dove la donna stessa lavorava nel settore commerciale. L’avvocato della Paoletti, giunto sul posto aveva detto di aver incontrato la sua cliente qualche giorno fa e di averla trovata serena.

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