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Arsenal da Esperança recebe menção honrosa de prêmio na USP

O "Arsenal da Esperança", que trabalha com moradores de rua da cidade de São Paulo, recebeu, no último dia 10 de dezembro, a menção honrosa do Décimo Prêmio USP de Direitos Humanos.

 

A condecoração mostra a importância dos trabalhos realizados pelos profissionais e voluntários da casa de acolhimento, e avaliza a luta deles em tirar das ruas milhares de pessoas que vivem em situações de risco.

 

Estiveram presentes no evento Ernesto Olivero, um dos fundadores do Arsenal da Esperança, o vice-cônsul da Itália em São Paulo, Marco Leone, o presidente da Associazione Piemontesi nel Mondo de São Paulo, Giovanni Manassero, e a diretora-secretária da associação, Cecília Gasparini.

 

Os premiados da USP (da esquerda para a direita): Débora Diniz, Abdias do Nascimento, o vice-reitor da USP, Franco Maria Lajolo, os representantes do O principal prêmio da noite foi para Abdias do Nascimento (ex-senador brasileiro de 95 anos) que venceu o Décimo Prêmio USP de Direitos Humanos "Categoria Individual", e para a Caminhada pela Paz na categoria Institucional. Já Débora Rodrigues Diniz na Categoria Individual e o "Arsenal da Esperança Dom Luciano Pedro Mendes de Almeida" receberam Menção Honrosa.

 

O Arsenal da Esperança

 

Fundado em 1996 por Ernesto Olivero e dom Luciano de Almeida, a entidade recebe diariamente mais 1150 homens, moradores de rua, que vivem em situação de risco, e que não têm trabalho, casa, alimento, saúde e família.

 

Em 13 anos de atividades foram oferecidos mais de 4,5 milhões de atendimentos, mais de 12 milhões de refeições, e mais de 30 mil homens tiveram onde dormir e encontraram ali uma possibilidade de recomeçar a vida.

 

Leiam, em italiano, o artigo feito pela SERMIG sobre o prêmio

 

L’ARSENALE della SPERANZA premiato dalla USP

 

Ogni uomo dovrebbe essere brasiliano con i brasiliani, ugandese con gli ugandesi, bambino di strada con i bambini di strada, giovane con i giovani… Ognuno dovrebbe sapersi mettere, almeno un po’, nei panni degli altri per poi provare a cambiare, in meglio, questo mondo. È il cammino quotidiano del Sermig, il Servizio Missionario Giovani, fondato a Torino, nel 1964, da Ernesto Olivero.

 

Il dramma silenzioso della fame del mondo, le drammatiche condizioni di vita di tre quarti dell’umanitá, sono stati costantemente per il Sermig una realtá di riferimneto, con cui confrontarsi per crescere, verso cui attivarsi, coinvolgendo quanti si ritrovano in una cultura della solidarietá, della mondialitá, della difesa dei diritti umani. Una vocazione che si é tradotta, nell’arco di 45 anni, in oltre 2500 progetti di sviluppo nei 5 continenti grazie alla collaborazione di tantissimi amici di buona volontá.

 

Tra le amicizie piú preziose del Sermig c’è sicuramente quella con Dom Luciano Mendes de Almeida, che fu uno degli uomini più amati e stimati non solo in Brasile, ma nell’intera America Latina. Dall’incontro con lui, che risale al 1987, sono sorti centinaia di progetti, sostenuti dal Sermig, soprattutto a favore dei bambini.

 

Nel 1996, su invito del Governo dello Stato di San Paolo e della Arcidiocesi di San Paolo, il Sermig – Fraternità della Speranza ha accettato la sfida di portare tra le mura dell’antica “Hospedaria dos Imigrantes” (casa che accolse immigrati da tutto il mondo e da cui sono passati almeno un milione di italiani) l’esperienza e lo spirito, di solidarietà e accoglienza, dell’Arsenale della Pace di Torino (sede centrale del Sermig, ex fabbrica di armi, che la Provvidenza ha permesso di trasformare in una casa di pace).

 

La Fraternità del Sermig ha accettato, per la prima volta, di dar vita ad un “Arsenale” anche oltre oceano. Un gruppo di monaci della Fraternità sono diventati il nucleo portante dell’Arsenale della Speranza, alla cui porta bussano quotidianamente 1200 uomini in difficoltà, che si trovano sulla strada; in questa “casa che accoglie” trovano ristoro, un posto dove coricarsi, il cibo per sostenersi e soprattutto un rifugio e un’occasione per cercare di ripartire.

 

L’offerta di una formazione professionale e culturale rappresenta un passo fondamentale per sentirsi parte attiva della società, un grande stimolo a ripartire… All’Arsenale c’è chi decide, indipendentemente dall’età, di ritornare sui banchi di scuola per imparare a leggere e scrivere o per imparare una professione.

 

Sono ormai 32.000 le persone che hanno usufruito dei servizi offerti dall’Arsenale della Speranza in questi 14 anni. Molti sono stati accolti nel tempo della fragilità, del dolore, della malattia; in situazioni di massimo disagio e sconforto. Molti sono coloro che sono riusciti a trovare un lavoro e che stanno tentando di ricostruirsi una vita, nuove amicizie, nuove strade. Altri, sono riusciti a riallacciare i rapporti con le proprie famiglie.

 

É questo servizio ai più deboli che lo scorso 10 dicembre l’Universitá di San Paolo (USP) ha scelto di riconoscere con una Menzione Onoraria nell’ambito del 10° Premio USP dei Diritti Umani, riconoscimento ricevuto dalle mani del fondatore Ernesto Olivero, presente alla cerimonia.

 

Un onore e, al tempo stesso, una grande responsabilitá a continuare a vivere realmente ogni giorno il proprio impegno di solidarietà e speranza, seminando tracce indelebili in ogni persona che varca la porta dell’Arsenale: non un ghetto finalizzato a togliere i poveri dalla strada, ma uno spazio di promozione umana e di integrazione tra i diversi strati della società.

 

SERMIG – Fraternitá della Speranza

 

Per saperne di più:

www.arsenalesperanca.blogspot.com

www.arsenaldaesperanca.org.br

www.sermig.org

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