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Intervista ad Antonio d’Aquino, Milos in Mare Fuori: “Dobbiamo lottare per affermare la nostra voce e non tradire i nostri sogni”

Antonio d’Aquino interpreta il personaggio di Milos sin dal primo episodio di Mare Fuori, l’acclamata serie tv ambientata all’interno dell’IPM di Napoli  Antonio, che coltiva sin da piccolo la passione per la recitazione, decide di farne una professione quando, a soli diciotto anni, affronta i primi provini. Quello per Mare Fuori segna “l’inizio di tutto” e il personaggio di Milos, insieme al successo, porta con sé consapevolezza e senso di responsabilità.

Responsabilità che deriva dal fatto di interpretare un personaggio complesso in una serie che affronta temi attuali e socialmente di rilievo parlando a un pubblico di giovanissimi. Consapevolezza che il mestiere d’attore ha un’importanza che va ben oltre i confini dello schermo. Milos è un personaggio ancora tutto da scoprire e, come ci ha confermato Antonio d’Aquino, avremo modo di farlo nell’evoluzione del suo arco narrativo in Mare Fuori 3. Nel 2022 Antonio esordisce sul grande schermo in Come prima di Tommy Weber, recitando accanto ad Antonio Folletto e Francesco Di Leva.

In Mare Fuori interpreti Milos, un personaggio che per le prime due stagioni è rimasto pressoché “nascosto” o, per meglio dire, ancora da scoprire. Avremo modo di conoscerlo meglio nella terza stagione? Puoi anticiparci qualcosa del suo arco narrativo?
Nel corso delle prime due stagioni, Milos porta con sé una sorta di mistero. Lo vediamo supportare i suoi amici e le loro scelte. Nei nuovi episodi della terza stagione, pian piano, Milos troverà il coraggio di mostrare i suoi sentimenti e scopriremo alcune cose del suo passato.

Cosa c’è di Antonio in Milos e cosa, di Milos, Antonio si porta dietro più di tutto?
Entrambi diamo molta importanza all’amicizia. É un valore necessario sia per Milos che per me. Ma Milos, a differenza mia, sostiene i suoi amici anche quando commettono degli errori. Questo accade perché li considera la sua famiglia. Milos é solo, fino a quel momento ha vissuto in solitudine e si é attaccato a quello che la vita gli ha offerto. Io credo che sia importante riflettere bene sulle azioni che possiamo compiere. Grazie a Milos, porto con me l’importanza di soffermarmi sulle piccole grandi cose che ho intorno. Adesso, ho la consapevolezza di non dare per scontato le cose che sembrano piccole ma sono importanti. Voglio apprezzare le persone e le cose che ho nella mia vita.

Qual è il ricordo più bello che porti con te dal set di Mare Fuori?
Porto con me tutti i momenti passati, in questi anni, con i miei colleghi di set che poi sono diventati dei veri e propri amici. Li considero parte della mia famiglia. Sia sul set che nei momenti di pausa, passiamo sempre molto tempo insieme. Ci divertiamo, mangiamo insieme, cantiamo. Ci diamo forza nei momenti più difficili tra una scena e l’altra.

Come ti fa sentire essere protagonista di una serie così amata dal pubblico e in che modo questa esperienza ti ha cambiato?
É una grande responsabilità far parte di una serie come Mare Fuori. Abbiamo la possibilità di raccontare temi importanti e di essere vicini a tanti giovani che affrontano dei momenti di difficoltà. Questa esperienza mi ha fatto capire ancora di più quanto é importante il nostro lavoro e quanto le storie che raccontiamo possono essere un supporto per chi ci guarda a casa.

Hai sempre desiderato fare l’attore? E come ti sei avvicinato al mondo della recitazione?
Ho sempre voluto fare l’attore sin da quando ero bambino ma avevo paura di avvicinarmi ad un mondo che, fondamentalmente, mi era sconosciuto. All’età di diciotto anni, ho deciso di tentare di fare il possibile per avvicinarmi alla recitazione. Dopo vari provini, é arrivato quello di Milos per Mare Fuori: l’inizio di tutto.

Quali sono i ruoli che speri di ottenere in futuro e con quali registi e attori ti piacerebbe collaborare?
Amo i film della Marvel. Sarebbe un sogno, per me, poter interpretare il ruolo di un supereroe. Mi piacerebbe collaborare con attori come Alessandro Gassman e Marco Giallini. Tra i registi e le registe, ammiro Paolo Sorrentino, Alice Rohrwacher, Cristina Comencini, Luca Guadagnino, Matteo Garrone, Giuseppe Tornatore.

Cosa ti sentiresti di consigliare a un tuo coetaneo che volesse intraprendere la carriera di attore?
Di non arrendersi mai. É molto importante rischiare, non fermarsi mai anche quando ci sono periodi difficili e ricevi molti “no”. Dobbiamo lottare per affermare la nostra voce e per non tradire i nostri sogni.

Una domanda di rito: qual è l’ultimo film o serie tv che hai visto e che ti piacerebbe consigliare ai nostri lettori?
Ho recentemente visto Vikings. La trovo una serie bellissima e ben costruita. Gli attori sono fantastici. Non ho dormito la notte pur di vedere tutti gli episodi.

Intervista: Anna Culotta – Film Post

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