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INTERVISTA – Gianpaolo Serpagli (PD): “I dieci anni di Pizzarotti non sono tutti da bocciare. Tanti i traguardi raggiunti, ma lui accetti le critiche”

E’ stato il segretario provinciale del Pd delle ultime elezioni comunali di Parma del 2017.

Oggi è il sindaco di Bedonia, oltre che un autorevole esponente dem.

Abbiamo intervistato Gianpaolo Serpagli.

Cinque anni fa eri segretario provinciale del Pd che organizzava il centrosinistra guidato da Paolo Scarpa in una campagna elettorale molto dura contro l’Amministrazione Pizzarotti. Oggi Pd ed Effetto Parma sono alleati. Cosa è cambiato in questi cinque anni?

Direi che fondamentale è stato il cammino intrapreso da Effetto Parma. Un avvicinamento costante verso il centro sinistra culminato con le elezioni regionali in cui si sono riconosciuti nella coalizione a sostegno di Bonaccini.

Personalmente già dopo le ultime elezioni comunali a settembre del 2017 chiedevo al mio partito di confrontarci, incalzare ma anche collaborare con Pizzarotti. Confronto che c’è stato su molti temi.

Di questi ultimi 10 anni, credo, non tutto sia da bocciare. Tanti i traguardi raggiunti. Dalla risoluzione di alcune eredità negative dell’amministrazione Vignali, a un protagonismo nazionale della nostra città dal Festival Verdi a Parma Capitale della Cultura.

Molti temi però restano aperti: la gestione del quotidiano, una maggior attenzione al disagio sociale, il degrado di alcune parti della città. Tutti questi temi non trovano soddisfazione e credo che giustamente il gruppo consiliare abbia più volte rimarcato le mancanze dell’amministrazione. Ma ora si tratta di guardare avanti e credo che il percorso vada fatto insieme. Non limitandoci però ad un’alleanza minima che veda uniti solo i partiti del centrosinistra ed Effetto Parma. Va ricompreso in questo campo tutto quel civismo positivo che a Parma è sempre stato protagonista. Tutti quei mondi che in questa città si stanno dando da fare per il futuro di Parma, ma anche per fare emergere e gestire i problemi della città. In questi mondi vedo anche tutto il volontariato parmigiano che è una bella realtà.

Al mio partito dico di farsi guida di questo percorso, al gruppo consigliare dico di mettere sul tavolo le proposte corrette che ha fatto in questi cinque anni, a Pizzarotti e ad Effetto Parma dico che la maturità sta nell’accettare le critiche e nella consapevolezza che una forza importante se vuole continuare un percorso deve mettersi in cammino per una ricomposizione della società.

Che aria respiri oggi nel centrosinistra rispetto a cinque anni fa?

Vedo un centrosinistra che potenzialmente ha una forza molto più alta che nel resto della provincia. Basta osservare quello che succede a tutte le elezioni di carattere più politico. Sia alle europee, sia alle politiche, sia alle regionali il centrosinistra a Parma Città è maggioranza. Tutto questo patrimonio non può essere disperso. Vedo anche un centrosinistra che si scopre più unito.

Non si può fare un paragone con cinque anni fa. In politica questi ultimi cinque anni equivalgono ad un’era geologica. Ma mi auguro che tutti dimostriamo, questa volta, quella maturità che spesso non abbiamo avuto per far capire meglio cosa vogliamo per il futuro della città. Mi piacerebbe un dibattito focalizzato a parlare delle politiche per l’infanzia che vogliamo per questa città, prendiamo esempio dalle politiche che si fanno in questa provincia e in questa regione. Parliamo della sicurezza e del degrado che non riteniamo adeguata al livello che vogliamo per questa città. La dirigenza del mio partito deve accompagnare il percorso della ricerca dei confini della coalizione e deve puntare anche sui temi, questi la gente ci chiede. Mi auguro che temi e perimetri vadano poi nella direzione di ritrovare un candidato unitario, di peso e che possa avere quell’autorevolezza necessaria per affrontare non solo le elezioni comunali, ma anche e soprattutto i cinque anni successivi.

Un sindaco della provincia come cosa chiede alla città di Parma?

In questo senso ho visto un cambio di marcia positivo da parte di Pizzarotti. Se nei primi cinque anni è stato completamente assente sui temi provinciali, negli ultimi cinque anni ho visto un maggiore coinvolgimento. Basti pensare al ruolo della provincia anche nell’organizzazione di Parma 2020/2021. Al prossimo sindaco chiedo un impegno sui temi importanti in cui il comune capoluogo ha una voce più forte della nuova istituzione “Provincia”. Mi riferisco ai temi di sviluppo del territorio e su dove vogliamo portare tutto il parmense. Cito solo due infrastrutture che ritengo determinanti per il futuro del nostro territorio: Pontremolese e TIBRE. Serve concludere questi due investimenti con il raddoppio su tutta la linea per la Pontremolese e con la conclusione della TIBRE autostradale, non possiamo fermarci a Trecasali.

Come sta andando il “laboratorio politico” di Bedonia, con un sindaco Pd come te e un vicesindaco iscritto a Fratelli d’Italia?

Non lo ritengo un laboratorio politico. Siamo stati eletti sulla base di un programma. Un programma molto dettagliato e seppur con lo stop della pandemia siamo impegnati a realizzarlo. Una lista in cui nessuno ha messo sotto l’uscio la propria storia politica. Un’amministrazione comunale viene giudicata per le cose che fa. Noi siamo impegnati nell’evolvere i nostri servizi che hanno visto dei record per Bedonia sulle politiche per l’infanzia e sui temi sociali. Sui temi ambientali siamo fortemente impegnati nell’intensificare una raccolta porta a porta sempre più spinta. Sui temi delle nuove tecnologie e sull’attrarre nuove aziende siamo impegnati ogni giorno e nel prossimo futuro ci saranno forti investimenti in questo ambito. I cittadini poi giudicheranno se queste politiche sono colorate e il colore che appare.

Elezioni provinciali: chi sarà il prossimo Presidente della Provincia?

Ma innanzitutto da sindaco ringrazio il presidente uscente Rossi, che ha avuto il gran merito di tenere unita l’assemblea dei sindaci durante tutta la pandemia. Un’unitarietà che da “vecchio” amministratore non ho mai visto. Siamo impegnati nel trovare una figura di rilievo per la carica di presidente e mi auguro che la stessa autorevolezza venga ricercata per la lista di consiglieri che lo affiancherà. Se, come spero, il prossimo presidente sarà il sindaco di un comune importante di questa Provincia, mi auguro che tutti i territori abbiamo pari dignità, compreso la nostra montagna. Ne abbiamo bisogno e molto. La Provincia anche se con compiti più ridotti ha ancora un ruolo di riequilibrio territoriale e una nuova dignità anche di bilancio. Tutte queste risorse vanno messe a terra con accortezza nello spenderle su tutto il territorio provinciale. Ho, com’è noto, molto amore per quell’ente e mi auguro che a breve ritrovi anche una sua dignità istituzionale, che deve per forza avvenire con un’elezione diretta.

Andrea Marsiletti

 

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