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“LA STAMPA”: Quirinale, su Prodi l’incognita numeri. Berlusconi: “Patti violati, ora lotta dura

Conta in Aula su Romano Prodi. Il Professore entra ufficialmente in campo per la corsa al Quirinale dopo la terza fumata nera. Franco Marini ha rinunciato intanto alla sua candidatura. Oggi nella terza votazione c’è stata ancora una fumata nera. E ora si attende il quarto scrutinio, che vede anche scendere il quorum a 504.

IL TERZO SCRUTINIO 

Stefano Rodotà è stato ancora una volta il candidato più votato con 250 preferenze. 465 le schede bianche. Massimo D’Alema ha ottenuto 34 voti; Romano Prodi 22, Giorgio Napolitano 12, Annamaria Cancellieri 9. Preferenze sono poi andate a Claudio Sabelli Fioretti, 8; Sergio De Caprio, 7; Franco Marini, 6; Alessandra Mussolini e Antonio Palmieri, 5; Emma Bonino, Sergio Chiamparino e Ricardo Merlo, 4; Ilaria Borletti Buitoni, Gianroberto Casaleggio, Fabrizio Cicchitto, Gherardo Colombo ed Ermanno Leo, 3; Pierluigi Castagnetti, Roberto Di Giovanpaolo, Antonio Martino e Niccolò Pollari, 2. 

I NUMERI 

I candidati che si fronteggiano sono tre: Prodi, Stefano Rodotà e Anna maria Cancellieri. Al netto di franchi tiratori ed assenze sulla carta, il Professore godrebbe dell’appoggio di tutto il centrosinistra che, comprendendo anche Grandi elettori, socialisti, Svp, centro democratico e altri, potrebbe arrivare a 500 voti (472 parlamentari e 28 rappresentanti delle regioni), cioè vicinissimo al quorum. La Cancellieri, ove appoggiata da tutto il centrodestra e i centristi di Monti e Fratelli d’Italia, arriverebbe a 342 voti. Rodotà invece – sempre sulla carta – raccoglierebbe solo i voti di M5S, cioè 163.  

L’IRA DEL PDL E DELLA LEGA. IL CAVALIERE: “PATTI VIOLATI, ORA LOTTA DURA” 

Pdl e Lega non parteciperanno al quarto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. È quanto emerso dal vertice con Berlusconi a palazzo Grazioli. «La candidatura di Marini è stata accantonata violando la parola data», dice nel pomeriggio Silvio Berlusconi alla riunione dei gruppi del Pdl in corso alla Camera. Il Cavaliere va giù pesante: «Ora sarà – dice – lotta dura, il Pd ha sbagliato tutte le scelte. Noi siamo qui per ostacolare la sinistra, difenderemo la nostra Costituzione, la nostra libertà, la nostra democrazia».«Quella di Prodi è una scelta che divide. Il contrario di quello che serve all’Italia», dichiara in mattinata il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. E Alfano: «Trattano l’elezione del presidente della Repubblica come se fosse il congresso Pci-Pds-Ds e il Quirinale come fosse la sede di partito. È chiaro che ci comporteremo di conseguenza». Gasparri offre poi una chiara indicazione di voto: «Ieri c’è stato un incontro tra Scelta civica e Pdl e ci è stato proposto di convergere sulla Cancellieri . E’ una valutazione che faremo più tardi ma l’ipotesi ci interessa anche per il futuro, per aprire un dialogo con un’area alternativa alla sinistra».  

MONTI: CANCELLIERI PRESIDENTE  

In conferenza stampa il premier Mario Monti per Scelta civica: «Puntiamo su Anna Maria Cancellieri. Non è una candidatura contro nessuno, tantomeno contro Prodi, anzi è un segno importante per la pacificazione politica dell’Italia. Circa la stima e l’amicizia che mi legano al professor Prodi non occorre nessuna verifica. Ma dal punto di vista politico, forse una verifica sarebbe stata opportuna». » 

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