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Macerata invasa dal corteo antirazzista. Gli organizzatori: “Siamo 30 mila”

Macerata è stata invasa da migliaia di persone – trentamila secondo gli organizzatori – per partecipare alla manifestazione antifascista a Macerata. È stato un corteo pacifico per ribadire il “no” a ogni forma di razzismo e fascismo, anche se nono mancati alcuni episodi che hanno fatto discutere.

 

Durante il corteo, che si è svolto in maniera pacifica, si è sentito qualche coro inneggiante alle Foibe («ma che belle son le foibe da Trieste in giù»), tragedia a cui oggi è dedicato il Giorno del Ricordo. Cori che la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha duramente condannato. «I cori che si sono sentiti inneggiare alle foibe sono scandalosi, calpestano morti innocenti e tradiscono gli ideali della Resistenza», ha detto Serracchiani, che oggi ha partecipato alle celebrazioni del Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza. 

Per Serracchiani “è agghiacciante che, proprio nel Giorno del Ricordo, qualcuno abbia il coraggio di esibire approvazione per un massacro. L’antifascismo su cui si fonda la nostra Repubblica è democrazia e tolleranza, non violenza cieca e furore ideologico”. 

“Da presidente di una Regione che ha sofferto in carne e sangue la tragedia delle foibe e dell’esodo – ha sottolineato Serracchiani – condanno fermamente queste manifestazioni incompatibili con i principi della Costituzione”.

Romano Carancini, primo cittadino di Macerata, condivide i motivi alla base della manifestazione antirazzista e antifascista di oggi ma non condivide la scelta dei tempi. «Col cuore – ha detto all’Agi – oggi sarò in piazza ma, per coerenza, riconfermo che la città ha bisogno di respirare». Carancini si riferisce allo choc che il capoluogo di provincia marchigiano ha subito in pochi giorni, con il doppio evento di sangue. 

«La politica – sottolinea Carantini – oggi parla a se stessa, mentre una amministrazione locale poi deve fare i conti con la quotidianità. Ad una manifestazione del genere avrebbero partecipato almeno 20mila dei miei concittadini. Non so quanti andranno oggi. Sono stato accusato di indegnità per aver sostenuto che Macerata non doveva ospitare sfilate e manifestazioni di piazza. La mia posizione non cambia. Dopo il clamore mediatico, a noi spetta il compito e il ruolo di ricucire uno strappo anche psicologico che c’è stato. Avevo chiesto solo il tempo per respirare».

 

«Da italiano mi vergogno che nel giorno in cui vengono fermati tre nigeriani per aver ucciso e massacrato una ragazza italiana ci sia la sinistra che sfila in piazza contro il razzismo e pensando al passato, mentre noi guardiamo al futuro». Lo ha detto Matteo Salvini a margine di un comizio elettorale tenutosi nel pomeriggio a Novara. «Non vedo l’ora – ha aggiunto – che il 4 marzo mi diano la possibilità di andare al governo per riportare sicurezza, fermare gli sbarchi, espellere i clandestini. Non vedo l’ora di avere i mezzi per cancellare la legge Fornero, restituire dignità ai lavoratori a cui la dignità è stata tolta dalle riforme di Renzi, e sopratTutto riportare ordine, regole e rispetto nelle nostre città». 

 

 

 

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