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Tensioni Iran-Iraq, Conte: “Massima attenzione ai nostri militari, l’Ue faccia appello alla responsabilità”

La Nato sospende l’addestramento delle forze di sicurezza irachene

Forte preoccupazione del premier Giuseppe Conte per l’escalation di violenza in Medio Oriente. Il presidente del Consiglio fa appello «alla moderazione, al dialogo e al senso di responsabilità» e garantisce la massima attenzione per i nostri militari nelle zone calde del conflitto.

All’indomani dell’uccisione del generale Soleimani, e del nuovo raid americano in Iraq nella notte, Conte «si sta prodigando affinché l’Europa possa esercitare tutto il proprio peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili e vanificare così tutti gli sforzi per stabilizzare l’area», riferiscono fonti di Palazzo Chigi. Nella prospettiva di un dialogo – è convinto il premier – «l’Ue può giocare un ruolo fondamentale e offrire un contributo determinante».

Intanto, su Twitter, Stefano Fassina, deputato LeU, chiede una presa di posizione chiara ed esplicita del nostro governo contro il presidente Usa: «Cari Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, il governo italiano condanni l’assassinio di Sulaimani in Iraq ordinato dall’irresponsabile Donald Trump, e neghi l’uso di Sigonella e di altre basi in Italia, e si impegni in Ue a salvaguardare l’accordo anti-nucleare con Iran».

«Negli ultimi giorni, come Italia – interviene anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook – abbiamo lanciato un forte appello al dialogo e alla responsabilità, invitando a mantenere aperti i canali con tutti gli interlocutori, evitando atti che possano avere gravi conseguenze. Ma se vogliamo essere davvero incisivi, l’Unione europea deve saper parlare con una sola voce. Ed è per questo che ho apprezzato l’invito alla moderazione e alla de-escalation dell’alto rappresentante Ue, Josep Borrell». Perché «l’uso della forza non ha mai portato da nessuna parte. Al contrario, ha sempre provocato ulteriore destabilizzazione ed effetti devastanti sia sul piano umanitario, sia su quello migratorio».

La Nato sospende l’addestramento forze di sicurezza irachene

Al’indomani del raid americano a Baghdad nel quale è rimasto ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, la Nato ha sospeso l’addestramento delle forze di sicurezza irachene. Lo ha reso noto il portavoce dell’Alleanza atlantica, Dylan White, dopo che le forze della coalizione a guida Usa avevano annunciato anche loro la sospensione della missione nell’ambito dell’operazione Inerhent Resolve alla quale partecipa anche l’Italia.

“La missione della Nato continua, ma le attività di addestramento sono attualmente sospese”, ha precisato il portavoce, assicurando che l’Alleanza sta prendendo tutte le misure precauzionali necessarie per proteggere il personale militare.

La missione della Nato in Iraq è stata avviata, su richiesta del governo di Baghdad, nell’ottobre del 2018 con lo scopo di addestrare le forze di sicurezza irachene per prevenire il riemergere dell’Isis.

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