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Jornal “La Repubblica” comenta artigo do “New York Times” sobre afastamento de Fini e Berlusconi

Um dos principais jornais norte-americanos, o "New York Times", fez, em italiano, um artigo sobre possível afastamento da dupla Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi.

 

De acordo com algumas notícias o presidente da Câmara de Deputados da Itália se irritou com posturas adotadas pelo primeiro ministro e fez duras críticas, outras dão conta de que o primeiro está tentando se alinhar com partidos da esquerda pois quer ser o próximo Presidente da República.

 

Vejam comentários do jornal italiano La Repubblica, um dos periódicos mais críticos de Berlusconi

 

"In Italia è scoppiata la guerra civile tra Berlusconi e i suoi alleati". Così titola e scrive il Times di Londra sulla frattura che si è prodotta tra il primo ministro e Gianfranco Fini dopo l'attacco lanciato dalle colonne del Giornale contro il presidente della Camera e numero due del Pdl. Dall'Europa all'America, la stampa internazionale commenta questo nuovo capitolo della crisi che coinvolge da oltre tre mesi il capo del governo italiano con analisi e interviste che predicono "l'inizio della fine" per l'era Berlusconi.

 

Il Times dedica una corrispondenza da Roma e un editoriale ai nuovi sviluppi, affermando che l'uso del "giornale di famiglia" di Berlusconi per attaccare amici e nemici, come Fini e come il direttore dell'Avvenire Dino Boffo, sembra "essersi ritorto contro" il premier. "E' come uno che spara agli altri ma finisce per colpire se stesso", osserva l'editoriale del quotidiano londinese.

 

Il Times osserva che politici dell'opposizione e commentatori predicono "l'inizio della fine del regno del premier". Il giornale di proprietà di Rupert Murdoch riassume il contenuto dell'articolo di Vittorio Feltri, direttore del Giornale, in cui Fini viene definito "un compagno che si rende ridicolo facendo il gioco della sinistra".

 

Berlusconi "ha smentito" che vi siano problemi con il suo "delfino", continua il Times, ma Fini ha smentito Berlusconi: "Le cose non vanno affatto bene (tra noi), ci sono problemi politici che Berlusconi non può nascondere". Sempre sul Times ci sono le dichiarazioni di Italo Bocchino, vicecapo del Pdl in parlamento e fedele alleato di Fini, secondo cui l'attacco contro il presidente della camera è "incomprensibile"; e di Pierferdinando Casini, leader dell'Udc, che dice: "Berlusconi è in preda a un delirio di uno contro tutti. L'era post-Berlusconi è già cominciata". Il Times registra anche il parere del Corriere della Sera, secondo cui "la curva discendente di Berlusconi è iniziata".

 

Di "fine di un'era" parla anche l'edizione online del New York Times, che ha riportato le rivelazioni su 30 donne che hanno partecipato a 18 party organizzati da Berlusconi, "alcune delle quali sono state pagate per fare sesso con i partecipanti". Le indiscrezioni pubblicate dai giornali italiani sulla deposizione dell'uomo d'affari barese Gianpaolo Tarantini, che faceva da tramite tra le donne e le feste dal premier, "hanno aumentato i problemi del leader italiano in un momento di supposizioni che il suo controllo sul potere stia declinando".

 

Il quotidiano newyorchese riporta l'opinione di James Walston, docente di scienze politiche all'American University di Roma: "Abbiamo raggiunto una situazione in cui si presume, non solo da parte della sinistra, che l'era Berlusconi stia raggiungendo la fine". E nello stesso articolo delo New York Times, un alleato di Berlusconi, il presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo, dice: "Si fanno certamente ipotesi sull'inizio del suo declino".

 

In Spagna, El Mundo titola: "Berlusconi tira fuori l'artigliera pesante contro il suo delfino, il Cavaliere non perdona a Fini di aver criticato alcune delle sue decisioni". Il quotidiano El Pais scrive che "Berlusconi ha esteso ai suoi alleati politici la guerra contro la stampa e la Chiesa", notando che il premier è ormai protagonista di un "furioso contrattacco contro tutti quelli che osano parlare fuori dal coro". E in un secondo articolo di analisi della crisi italiana, sempre El Pais si chiede: "Quanto costerà al progresso dei diritti civili in Italia la riconciliazione tra Berlusconi e la Chiesa?"

 

Corrispondenza da Roma del francese Le Monde: "Con la denuncia a Repubblica e Unità, Berlusconi, alle prese con le rivelazioni sulla sua vita privata, prosegue e amplifica una strategia di intimidazione cominciata dal suo ritorno al potere".

 

"Berlusconi ha chiesto agli industriali italiani di non acquistare più spazi pubblicitari su La Repubblica -scrive Le Monde – "ma accorgendosi che queste minacce avevano scarso effetto, è passato a una nuova fase della strategia della tensione con la stampa".

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