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Il Lippi bis è dei giovani che non stanno in vetrina

Con il debutto di questa sera contro il Camerun di Bonucci e Cossu diventano 18 gli esordienti della seconda gestione azzurra del tecnico viareggino.

Non ci sono Cassano e Balotelli ma dall'agosto 2008 a oggi sono in tanti ad aver avuto una chance mondiale.

Da Nizza a Montecarlo la distanza è breve, però Marcello Lippi di strada ne ha fatta molta. Proprio a Nizza, dove ieri pomeriggio sono atterrati gli azzurri provenienti da Coverciano, iniziò il Lippi bis. Agosto 2008, contro l’Austria, prima amichevole post Europei: finì in pareggio, 2-2. Da allora ad oggi, quando alle 20.45 l’Italia affronterà nell’ultima amichevole prima della fine del campionato il Camerun, il c.t. viareggino ha studiato, e studiato ancora, schemi e volti, gesti tecnici e umani, per comporre il gruppo di 23 azzurri che andrà a giocarsi la riconferma al Mondiale in Sudafrica.

RINNOVAMENTO — E lo ha fatto cambiando. Era questo che gli veniva chiesto a gran voce dall’opinione pubblica, per svecchiare una squadra di campioni del mondo che aveva bisogno di linfa nuova per continuare a vincere. Lo ha fatto per gradi, ma in maniera costante. Lo dicono i numeri: stasera Bonucci e Cossu, citati in ordine di ruolo, saranno l’esordiente numero 17 e 18 del Lippi bis. Un numero corposo, e piuttosto sorprendente. Perchè tutti sanno che il c.t. ha risposto picche a chi voleva Cassano in azzurro, e per ora ha detto no anche a Balotelli, invocato dai più, ma pochi sanno che nel sottobosco dei giovani meno acclamati ha invece pescato a piene mani.

 

RISPOSTE IN CHIAROSCURO — Il problema sono le risposte, intese come prestazioni sul campo, che resta il giudice unico e inappellabile. Nel senso che non tutti quelli che hanno vissuto la prima volta in azzurro si sono poi rivelati la risposta del problema, che è semplice: "Siete pronti a raccogliere il testimone dai campioni di Berlino?" Ci hanno provato in molti: Pepe e Giuseppe Rossi hanno esordito in Bulgaria, quindi Maggio contro la Grecia, e ancora, Pazzini in Montenegro, Marchetti, Santon, Galloppa, D’Agostino, Pellissier e Mascara contro l’Irlanda del Nord. Quindi Criscito e Marchisio contro la Svizzera, Bocchetti in Irlanda, Biondini e Candreva contro l’Olanda, infine Cassani contro la Svezia, nell’ultima uscita dei quattro volte campioni del mondo. Tra questi è però difficile individuare un titolare inamovibile di una Nazionale la cui spina dorsale resta Buffon-Chiellini-De Rossi-Pirlo, quella dell’ultimo Europeo. Certo, Marchisio e Criscito sono più che alternative ai primi 11, e andranno in Sudafrica, Pazzini sgomita con Borriello, mentre Pepito Rossi è ancora in tempo per prenotare il volo. Ma sono tutti in attesa della consacrazione internazionale, che magari, spera il c.t., arriverà proprio da giugno. Intanto lui continua a scavare nelle pieghe del campionato, ostinato come un cercatore d’oro, e attento ai movimenti, forse ancora più che alle scosse prodotte dai personaggi copertina, della serie A.

 

IL GIGANTE E IL FOLLETTO — Gli ultimi due esordienti del secondo Lippi sono loro: Bonucci e Cossu: il gigante e il folletto. Saliti in corsa sull’aereo azzurro, stavolta alla stessa altezza: il momento è il più propizio, perchè alla lista definitiva dei 23, che sarà consegnata il 5 giugno, mancano solo gli impegni post campionato, quando i giochi saranno verosimilmente già fatti e Lippi proverà chi avrà deciso di portare con sé. Perché "ne mancano 5 o 6", parole e musica del c.t, che spiega ancora: "Devo far giocare le novità, ho bisogno di metterle alla prova". E allora per il difensore del Bari e per il fantasista del Cagliari è tempo di cogliere l’attimo. Non si può dire di no ad un appuntamento a Montecarlo.

 

Fonte: Gazzetta.it (Riccardo Pratesi)

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