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Demissão de Alvim que citou frase de ministro nazista, repercute na mídia italiana

Grande repercussão nos jornais italianos e europeus sobre a demissão de Roberto Alvim, ministro brasileiro da Cultura, onde citou em um discurso uma frase de Joeseph Goebbels, ministro de “relações públicas” de Hitler.

Corriere della Sera:

Roberto Alvim, ministro brasiliano della Cultura, è stato rimosso dal suo incarico per aver citato parti di un discorso di Joeseph Goebbels, ministro per l’Istruzione pubblica e la Propaganda del Terzo Reich. A renderlo noto è stato l’ufficio stampa del dicastero brasiliano, come riportato dal quotidiano Folha de Sao Paulo. Le parole di Alvim non sono sfuggite a media e cittadini, anche perché le ha pronunciate in un video online nel quale presentava il Premio Nazionale delle Arti. Inevitabilmente si è scatenata una ridda di polemiche e sono piovute richieste di dimissioni sul ministro del governo di Jair Bolsonaro. Ma cosa ha detto esattamente Alvim?

In realtà non ha citato alla lettera un discorso di Goebbels, lo ha parafrasato. Chiaro dunque che si è trattato di parole molto simili a quelle pronunciate dal ministro di Adolf Hitler. “L’arte brasiliana del prossimo decennio sarà eroica” e “sarà nazionale”, ha detto Alvim. “Sarà dotata di grande capacità di coinvolgimento emotivo e sarà imperativa, nonché profondamente legata alle aspirazioni urgenti del nostro popolo, o non sarà nulla”. Piuttosto evocativo anche il sottofondo musicale, ovvero le note dell’opera Lohengrin di Richard Wagner. Confrontato con il discorso di Goebbels ai responsabili del teatro tedesco, quello di Avim suona decisamente analogo e in parte identico: “L’arte della Germania del prossimo decennio sarà eroica, sarà fermamente romantica, sarà oggettiva e libera da ogni sentimentalismo, sarà nazionale con grande pathos e ugualmente imperativa e coinvolgente, o non sarà nulla”.

Dopo l’iniziale bufera scatenatasi, il ministro brasiliano si è precipitato a fornire spiegazioni sulla propria pagina Facebook: “Tutto il mio discorso si basa su un ideale nazionalista per l’Arte brasiliana, e contiene una coincidenza con UNA frase di un discorso di Goebbels”, ma “non ho mai citato (Goebbels) né lo farei mai”. Alvim ha poi scritto che “si è trattato di una coincidenza retorica, ma la frase di per sé è perfetta: eroismo ed aspirazioni del popolo, è quello che vogliamo vedere nell’Arte nazionale“. Precisazioni che evidentemente non sono bastate a salvargli il posto.

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